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These are the works that I have published so far. But many more are coming. I will try to keep the page updated but make sure to check my Academia profile too and my affiliation page.

"Introduzione" a Quel che resta del giorno. La notte nella letteratura italiana dal Settecento ai giorni nostri. Quaderni d'Italianistica, numero tematico, a cura di Simona Di Martino (forthcoming summer 2022)

In questo saggio introduco il numero monografico da me curato esaminando l'importanza del tema notturno nella letteratura italiana.

"Le visioni letterarie di Alfonso Varano e Giacomo Leopardi: tra teologia e ghost story?", in Quel che resta del giorno. La notte nella letteratura italiana dal Settecento ai giorni nostri. Quaderni d'Italianistica, numero tematico, a cura di Simona Di Martino (forthcoming summer 2022)

L’articolo analizza la notte come momento privilegiato per il manifestarsi di visioni di defunti ed entità soprannaturali nelle Visioni sacre e morali di Alfonso Varano, pubblicate postume nel 1789, e nell’Appressamento della morte, composto nel 1816, di Giacomo Leopardi. Nonostante l’impianto moralistico di tali opere e il loro debito alla tradizione medievale e soprattutto dantesca, i poemetti presi in esame dimostrano che il fenomeno delle visioni è fortemente caratterizzato da elementi, quali terrore e meraviglia, che compaiono anche nei romanzi gotici che nello stesso periodo si stavano diffondendo nel resto d’Europa e particolarmente nel contesto anglosassone. La notte, pertanto, confermandosi lo spazio temporale più propizio per l’apparizione degli spiriti, contribuisce alla creazione di un immaginario “fantasmagorico” italiano moderno, suggerendo un’interpretazione delle due opere scelte in termini di una ghost story italiana ante litteram.

"Wet Nurses’ Tales: Female Rivalry, Motherhood Performativity, and Bestiality in Pirandello’s La balia and Il libretto rosso", in Pirandello Studies, vol. 42, 2022, pp. 55-68.

In this article I discuss the literary representations of specific female characters, wet nurses, in La balia [‘The Wet Nurse’] (1903) and Il libretto rosso [‘The Red Booklet’] (1911) two novellas included in Pirandello’s Novelle per un anno. The analysis aims at highlighting these particular working women chiefly through the lenses of Kimberlé Crenshaw’s concept of intersectionality and Judith Butler’s theory on gender performativity. Both theories, I maintain, shed light on Pirandello’s depiction of wet nurses as targets of a certain kind of discrimination, due to the intersection of different areas and axes of powers, namely gender (as they are women) and social status (as they are poor and working class).  

"Gothic Poetry", in Italian Gothic: An Edinburgh Companion ed. by Marco Malvestio and Stefano Serafini, Edinburgh University Press (forthcoming March 2023), pp. 107-122.

In this book's chapter, I examine an often neglected stream of eighteenth-century and early nineteenth-century Italian poems and I provide an interpretation of their deep interest in excessive and death-related matters, so as to illustrate the dawn of what we can call the Italian Gothic.

"Una scampagnata. La metamorfosi della marcia su Roma raccontata in Canale Mussolini – Antonio Pennacchi, Canale Mussolini", in Nuovi Argomenti, 9, Mondadori, gennaio-aprile 2022, pp. 89-94.

The essay is available to read and download here.

In occasione del centenario della Marcia su Roma (1922-2022) l'articolo prende in esame la desacralizzazione dell'evento attraverso le parole di Antonio Pennacchi, vincitore del Premio Strega 2010 con il suo romanzo "Canale Mussolini". L'autore ritrae i giovani uomini della famiglia Peruzzi alle prese con i preparativi pre-partenza e accompagna il lettore verso la loro graduale delusione. Dopo aspettative tanto alte, la Marcia su Roma si metamorfizza, sgonfiandosi fino a diventare una 'scampagnata'.

"The Figure of the Wet Nurse from Vittorelli to Pirandello", in Notes in Italian Studies, 1, ed. by Bianca Rita Cataldi, Claudia Dellacasa, Lachlan Hughes, 2021, pp. 22-28.

The article is available to read and download here.

The article examines the figure of the wet nurse in Jacopo Vittorelli (1749–1835), Ippolito Pindemonte (1753–1828), and Luigi Pirandello (1867–1936), focusing in particular on the ways in which the individual identity of the wet nurse is consistently subjugated to her role as a domestic labourer. Particular case studies are: Vittorelli's 'La nutrice' (1806); Pindemonte's 'Per la Sig.ra Contessa Teodora Lisca Pompei che allatta il suo figliuolino' (1798); Pirandello's 'Novelle per un anno' (1884–1936).

"'Orecchie rose e labbra mozze' and Other Bodily Suffering in Alfonso Varano. Dantean Reminiscences in Eighteenth-Century Sepulchral Poetry", in Bibliotheca Dantesca. Journal of Dante Studies, vol. 4, art. 6, 2021.

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This paper attempts a reading of Alfonso Varano’s most famous work, Visioni sacre e morali, posthumously published in 1789, as one original response to the eighteenth-century reinstatement of Dante’s oeuvre. Notably, the goal of this contribution is to examine the semantics of bodily suffering in Varano’s Visioni. Such examination should highlight new elements on the way in which Varano directly employs Dantean references to construct his religious and sepulchral imagery. Indeed, drawing from the Dantean raw images, and particularly the infernal ones, which became popular in eighteenth-century Christianity due to their still relevant cautionary message, Varano builds an effective lyrical lexicon of bodily pain reminiscent of the Commedia. Such language lays the foundation for a fertile deathly repertoire that develops during Varano’s time being appreciated by his contemporaries and inherited decades later. Varano’s legacy is evident even in Giacomo Leopardi’s Appressamento della morte, dated 1816. Specifically, this analysis includes excerpts from Visione V entitled “Per la peste messinese coll’apparizione della beata Battista Varano” by Alfonso Varano and Inferno 28 and 29.

«Questo è il libro per cui sono venuto al mondo». L'epopea storico-familiare in Canale Mussolini di Antonio Pennacchi, in «Non poteva staccarsene senza lacerarsi». Per una genealogia del romanzo familiare italiano, a cura di Filippo Gobbo, Ilaria Muoio e Gloria Scarfone, Pisa, Pisa University Press, 2020, pp. 195-217.

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Il presente intervento mira a esaminare il romanzo Canale Mussolini, vincitore del Premio Strega 2010, inquadrandolo all'interno di quell'"intersezione di generi" che è stata definita il romanzo familiare italiano, per cogliere la ricorrenza di alcune costanti tematiche che possano inscriverlo nel sopracitato genere di recente definizione. Dopo aver affrontato il discorso del genere, l'analisi intende prendere in esame alcuni temi chiave-nello specifico la figura della casa, l'uso del dialetto e del discorso diretto e il rapporto di conflittualità tra i personaggi ascrivibili al genere in questione.

Andrea Penso, Un libero di Pindo abitator. Stile e linguaggio poetico del giovane Vincenzo Monti, Roma, Aracne, 2018, pp. 314. Review in "La Rassegna della Letteratura Italiana", gennaio-giugno 2020, serie IX, N. 1, Firenze, Le Lettere, pp. 230-231.

The review is available to read and download here.

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